Bologna, addì 12 luglio 1915
Egregio collega,
Sottoscrivere il nuovo prestito nazionale per le spese di guerra significa più che fare opera patriottica soddisfare a un preciso dovere di cittadino italiano.
L’ora che incombe è gravissima: sono molti i nostri fratelli che versano il proprio sangue per la rivendicazione dei nostri diritti, per la costituzione di una patria libera e forte. La guerra odierna non è che la ripresa delle nostre azioni eroiche dal 48 al 66: avevamo con lo straniero vari conti da liquidare: lo stiam facendo e la vittoria senza dubbio ci arridirà se sapremo essere forti, se sapremo essere uniti.
Chi non paga di braccio deve pagar di denaro. Gli alienisti dei Manicomi italiani sono oltre 350 fra soci e non soci. E noi ci rivolgiamo a tutti, perché dal contributo anche minimo di ognuno la sottoscrizione riceve un impulso abbastanza poderoso, considerate le non liete condizioni economiche della nostra classe: 350 sottoscrizioni di una cartella da 100 lire importano 35000 lire: non è molto ma è già abbastanza: e sarà moltissimo se la nostra iniziativa troverà imitatori.
La prego cordialmente, egregio collega, di non rifiutarsi a tale invito e di voler sottoscrivere almeno una obbligazione se a ciò non ha già provveduto in eguale o in più ampia misura. Anche Ella non può non essere convinto che per essere buoni alienisti occorre anzitutto essere buoni italiani.
Cordiali saluti.
Il Presidente - Prof. R. Brugia
Fonte: Bollettino dell’Associazione fra i Medici dei manicomi pubblici italiani, aprile-giugno 1915, pp. 45-6