Maria Colliva
Rione Nord. Scuola di Via Zamboni 15. Classe 5a A. Maestra G. Dall’Olio.
11° Compito settimanale. 13 Gennaio 1904.
TEMA
Le malattie dell’infanzia. La sospensione dei bambini malati e dei loro fratellini a scuola
Era l’ora dell’uscita e alcune mamme aspettavano le proprie figlie nell’atrio della scuola.
- È guarita vostra figlia Rosa?
- È andata a scuola oggi stesso. Povera bimba! Ha mancato un mese dalla scuola per causa del medico e della sua maestra. Se sapevo così non li avvertivo nemmeno. Per una cosa da nulla sospenderla per un mese!
- Anche la mia, sa? Ha avuto un po’ di febbre ed è mancata tre giorni dalla scuola. Quando vi è ritornata le è voluto il certificato! Anche quello è un gran tormento!
- Avete torto! – intervenne finalmente una mamma giudiziosa – avete torto! Avreste piacere che qualcheduno facesse del male alla vostra bambina?
- Oh no!
- Anche voi, dunque, avete il dovere di non procurare male agli altri. Perché mandando a scuola la vostra figlia non ancora guarita completamente, il germe della malattia potrebbe spandersi fra le sue compagne e farle ammalare.
- Ma il morbillo deve venire a tutti!
- Fiabe, signora mia, fiabe! Le malattie non vengono a tutti, ma solamente a quelli che non seguono le norme di igiene, né in casa, né fuori.
- Oh per me, lo posso dire, la mia casa è sempre pulita come uno specchio.
- Non è questo che volevo dire, buona donna. L’igiene non significa solo la pulizia, ma essa è quella scienza che ci fa conoscere da che cosa provengono le malattie dalle quali noi siamo assaliti, e ci dà il modo di combatterle.
- Ma il certificato perché è necessario che lo portino?
- È necessario, perché il certificato attesta che la fanciulla è guarita completamente e che non porta nella scuola il germe della malattia avuta.
Le donne capirono che l’altra aveva ragione e la ringraziarono d’averle istruite sulle malattie infettive.
Dal Bullettino delle scienze mediche (marzo 1915)
Alfredo Boselli “Il servizio sanitario scolastico nel comune di Bologna”