Di Casa li 22 settembre del 67
Illustre Sig. Professore
In conformità di quanto Ella mi suggeriva nella sua del 16 il trasporto degli alienati alle Salesiane è stato il possibile affrettato e compiuto, talchè fra uomini e donne, non rimangono a St. Orsola che appena venti ivi lasciati per avere diarree, o sospette, od almeno disponesti al colera: del quale si sono avuti finora tre casi, ma nessuno nel nuovo Stabilimento.
I lavori più indispensabili per la sicurezza del nuovo Manicomio procedono alacremente, e forse prima della fine del mese saranno compiuti: anzi i più urgenti sono ultimati già ora, talchè è a credere non debba avvenire nessuno sconcio di fuga di ammalati, di suicidi ecc. – sconci tanto facili ad accadere in simili circostanze, e di cui siamo andati fino al presente per gran fortuna immuni.
Ugualmente si son prese le massime cure affinché gli ammalati ruomorosi non debbano nella notte far sentire le lor grida: del che siamo interamente riusciti, giacché l’ortolano che abita nel recinto dell’ex convento ha dichiarato di non accorgersi punto nella notte che il luogo sia ora abitato da tanta gente: e sì che a lui pure era stato fatto credere, che non avrebbe mai più dormito dopo questa nostra invasione.
Intanto a St. Orsola si demolisce nel mentre si fabbrica alle Salesiane: usci ed inferriate vengono tolti di là ed in breve quel primo luogo sarà inabitabile, se non forse per ammalati comuni.
Insomma le cose procedono felicemente. E soprattutto nella Sua efficacissima influenza mi affido per sperare bene anche nell’avvenire.
Godo pertanto segnarmi con tutto il rispetto
Suo dev.mo obblig.mo
Dr. F. RONCATI