RISME Ricerca Idee Salute Mentale Emilia-Romagna

Francesco Roncati (1832-1906)

Francesco Roncati nasce a Spilamberto, vicino Modena, il 10 giugno 1832. Laureatosi in medicina a Modena nel 1854 e ottenuta una borsa di studio del duca Francesco V per aver prestato attività in ospedale durante l’epidemia di colera del 1855, trascorre quasi quattro anni a Vienna e a Berlino, dove continua la sua formazione medica. Rientrato in Italia, Roncati viene assunto dall’Università di Bologna, prima in qualità di assistente supplente presso la clinica medica (allora diretta da Luigi Concato), poi nel 1867 con l’incarico di ricoprire la cattedra di igiene e medicina legale, lasciata scoperta da Benedetto Monti. Avendo già ottenuto la direzione del manicomio bolognese, Roncati si vedrà affidare anche il corso di clinica delle malattie mentali, che, dopo essere stato definitivamente separato dall’insegnamento dell’igiene e medicina Legale, dal 1888 assumerà la denominazione di psichiatria e clinica psichiatrica. Da quel momento, Roncati diventerà professore ordinario di psichiatria, cattedra che terrà fino a un anno prima della sua morte, avvenuta nel 1906.

Il suo interesse scientifico si rivolge prima alla clinica medica e all’igiene, come testimoniano le sue opere monografiche più significative, e in un secondo tempo alla psichiatria, cui vengono dedicati solamente scritti minori (si vedano a riguardo le due voci «Mania» e «Monomania» nell’Enciclopedia medica Italiana del 1878). Del suo insegnamento universitario resta invece una raccolta di appunti presi a lezione dall’allievo Angelo Bazzocchi, e un discorso inaugurale letto all’apertura dell’anno accademico 1894-1895, dal titolo “La decadenza della moralità ed il contagio morale”.

Di fede socialista, Roncati è convinto che sia soprattutto la miseria, e i patimenti fisici e morali che ne derivano – espressione questa che ricorre spesso nelle cartelle cliniche degli internati del manicomio da lui diretto –, a causare molte forme di pazzia: la malnutrizione, le pessime condizioni igieniche in cui i ceti inferiori erano costretti a vivere, fattori sociali quali gli squilibri economici, sono tutti da considerarsi alla base dell’aumento costante dei casi di follia del periodo. Inoltre, da osservatore e critico attento dei suoi tempi, non mancherà di considerare la “decadenza della moralità” come causa fondamentale della difficile situazione italiana di fine Ottocento: per Roncati, solamente l’impiego di un solido sistema etico-educativo avrebbe potuto arginare la naturale immoralità degli esseri umani.

 

Tra i suoi scritti vanno ricordati:

  • Sull’urina: nozioni e considerazioni cliniche (1863), tradotto anche in francese
  • Indirizzo alla diagnosi delle malattie del polmone e del cuore (1863)
  • Indirizzo alla diagnosi delle malattie del petto, del ventre e del sistema nervoso (1865)
  • Mania e Monomania in «Enciclopedia Medica Italiana» (1878)
  • Compendio d’igiene per uso dei medici (1887)
  • Ragioni e modi di costruzione ed ordinamento del Manicomio provinciale di Bologna (1891)
  • La decadenza della moralità ed il contagio morale: discorso inaugurale (1894)

Elisa Montanari