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La scienza dell'infanzia a Bologna

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento Bologna “scopre” l’infanzia.
Un fortunato incrocio di fattori: una tradizione scientifica di fisiologia sociale applicata all’infanzia, l’apertura del primo istituto medico-pedagogico per piccoli disabili mentali, la scuola estiva di pedagogia scientifica a Crevalcore, e infine la nascita nel 1905 del primo periodico italiano di psicologia fanno di Bologna un centro nevralgico per la messa a punto e lo sviluppo di un complesso progetto di scienza dell’infanzia.

 

L'Associazione emiliana per la protezione dei fanciulli deficienti

L’Associazione Emiliana si costituisce nel 1899 rispondendo all’appello lanciato dalla “Lega Nazionale per la protezione dei fanciulli deficienti”, fondata a Roma, nel gennaio di quell’anno, con lo scopo primario di aprire istituti speciali per il recupero e l’osservazione scientifica dei bambini con deficit mentali di diversa natura e gravità, definiti con il termine scientifico di frenastenici.

L'Istituto medico-pedagogico emiliano: da San Giovanni in Persiceto a Bertalia

L’Istituto medico-pedagogico emiliano fu inaugurato il 2 luglio 1899 a San Giovanni in Persiceto, piccolo paesino della campagna fra Modena e Bologna, zona centrale rispetto ai tre più importanti istituti manicomiali della regione.
Era di fatto il primo istituto medico-pedagogico in Italia destinato ad accogliere quei “fanciulli deficienti o tardivi nello sviluppo mentale".

Giulio Cesare Ferrari e il personale dell’Istituto medico-pedagogico emiliano

L’Associazione Emiliana per la protezione dei fanciulli deficienti nominò Giulio Cesare Ferrari Direttore Medico dell’Istituto medico-pedagogico di Bertalia il 1 agosto del 1903. Il giovane psichiatra, allora poco più che trentenne, entrava in servizio il mese successivo con l’intento di compiere una capillare opera di “moderna riorganizzazione”.

La Rivista di psicologia: dalla pedagogia alla nascita della psicologia scientifica in Italia

La Rivista di Psicologia applicata alla Pedagogia e alla Psicopatologia, ideata inizialmente con il titolo Rivista di psicologia pedagogica, nasceva a Bologna nel febbraio del 1905 per iniziativa dello psichiatra Giulio Cesare Ferrari, allora direttore dell’Istituto medico-pedagogico emiliano. Grazie alla rivista di Ferrari poterono unire le loro voci i pionieri della psicologia sperimentale in Italia, i cui lavori, dopo la cessazione nel 1891 della Rivista di filosofia scientifica di Enrico Morselli, erano precedentemente ospitati, accanto a quelli più tipicamente psichiatrici e neurologici, soprattutto nella Rivista sperimentale di freniatria.

L'antropologia pedagogica: Ugo Pizzoli e il primo corso di pedagogia scientifica a Crevalcore

La prima scuola estiva di pedagogia scientifica si inseriva in un progetto di collaborazione fra scuola e medicina per la fondazione di una “scienza dell’infanzia”. Organizzata nel 1902 dal medico Ugo Pizzoli a Crevalcore, piccolo paesino nella provincia di Bologna, vide la partecipazione di cento maestri accorsi da tutta Italia e di scienziati all’avanguardia nello studio della mente infantile fra cui l’emergente dottoressa Maria Montessori.

La fisiologia sociale applicata all’infanzia. Il ruolo di Pietro Albertoni

Nella convergenza tra attività sperimentale (incentrata sui legami tra nutrizione, attività cerebrale, condizioni di vita, lavoro e istruzione), attività universitaria (a Bologna dal 1884 al 1924), politica e divulgativa, Pietro Albertoni è stato il maggiore punto di riferimento scientifico e promotore di importanti riforme a favore dell’infanzia, come l’istituzione della refezione scolastica nelle prime scuole elementari comunali di Bologna (1903). Il suo laboratorio fu centro nevralgico e punto di appoggio tecnico per le indagini sperimentali svolte in quegli anni nel campo della profilassi e dell’igiene pubblica e pedagogica.

La scuola-asilo per bambini rachitici dell’Istituto Ortopedico Rizzoli

Per volere di Pietro Panzeri, l’Istituto Ortopedico Rizzoli comprendeva, sin dall’anno della sua fondazione (1896), una scuola-asilo destinata ad accogliere, per alcune ore del giorno, i piccoli rachitici della città. Aveva la finalità di fornire loro cure mediche e igieniche associate alla ginnastica correttiva e all’applicazione di apparecchi ortopedici, garantendo contemporaneamente l’istruzione elementare. La scuola-asilo fu soppressa nell’agosto del 1900 a causa della difficoltà dei bambini a raggiungere giornalmente l’istituto.  Non era ancora stata costruita una linea tranviaria che conducesse a San Michele in Bosco.

La medicina nelle scuole: Bologna all’avanguardia nell’igiene pedagogica

L’istituzione a Bologna del servizio sanitario scolastico (1898) diede il via alle importanti ricerche sulle malattie dell’infanzia e sul rendimento scolastico che furono svolte nelle aule scolastiche dai medici Giuseppe Badaloni, Alfredo Boselli e Giuseppe Bellei. Sulla base dei nuovi criteri igienici furono costruite nel capoluogo emiliano le prime scuole elementari di proprietà comunale come la scuola “De Amicis”, considerata in tutta Europa un modello esemplare di igiene pedagogica.

 

Cronologia Essenziale

Focus Biografici: Ugo Pizzoli - Pietro Albertoni - Giuseppe Bellei

Fonti Bibliografiche